La storia di Sportsman Club - Le palestre
1978
Nasce il primo Sportsman Club nel centro di Milano per soddisfare le esigenze personali di un gruppo di amici esigenti. Le quote associative vengono pensate per avere la migliore tecnologia sportiva presente nei club anglosassoni e per selezionare altre persone disposte a fare serio esercizio fisico all'insegna di rapporti umani amichevoli. Si delinea così sin dall'inizio l'elemento caratterizzante dell'impresa: clima di grande cordialità e divertimento legato alla possibilità di allenarsi ad alti livelli.
Nell'Italia di allora vi erano solo impianti pubblici poco costosi e senza pretese, palestre per uomini forti intrise di spartana sofferenza, e club pretenziosi dove i soci più che fare esercizio si godevano salottini intimi, trattamenti estetici, attrezzature cromate e personale deferente. Il pensiero di creare centri per persone che volessero il meglio tecnico, funzionale e umano senza spendere più di quanto suggerito dal buon senso, non era ancora venuto a nessuno.
1981 - 1987
Nei primi anni ottanta Sportsman Club esce dalla prima sede e raggiunge ogni settore della città, proponendo servizi davvero rivoluzionari per il tempo. Ecco i suoi record. Primo club in Italia aperto trecentosessantacinque giorni all'anno, primo a rinchiudere in una sola quota di iscrizione tutti i servizi offerti, con frequenza libera e senza limite di erogazione, primo a non far assillare i propri associati da una schiera di venditori interni aggressivi e instancabili. Chi si iscriveva allo Sportsman Club lo faceva per sua libera e autonoma scelta, e non gli veniva mai richiesto di spendere più della quota stessa. Chi metteva per la prima volta la testa dentro uno Sportsman Club capiva senza mezzi termini che quello era davvero tempo libero, non condizionato da imposizioni. L'intuizione era buona e, contrariamente alle attese dei fautori dell'aggressività di mercato, portava un notevole successo di pubblico.
I proprietari delle altre palestre percepivano un profondo disagio, abituati com'erano al clima tradizionale di immobilismo: quello che sfuggiva agli operatori del tempo era che per la prima volta vi era una richiesta viva e pressante di esercizio fisico e sport praticato e che l'utenza diveniva sempre più competente ed esigente. Grandi numeri erano alle porte, e le strutture di allora, ricche nei casi migliori di disimpegni e povere di sale operative (il motore di una palestra), non erano attrezzate per fronteggiarli. Nel 1983 il terzo Sportsman Club nasce, tra l'altro, con una sala di esercizio di mille metri quadrati allestita con oltre duecento macchine isotoniche, in un periodo in cui sembrava temeraria una palestra di cinquecento metri quadrati complessivi. I club salgono a cinque.
1988 - 1999
Se il primo e più immediato fattore di successo è stato il clima umano positivo e il divertimento che pervade gli Sportsman Club, l'elemento più profondo che nel tempo ne ha consolidato la posizione è stata la consapevolezza trasmessa agli associati che tutte le attività svolte hanno un entroterra culturale, un know-how per dirla all'inglese, che altri si sognano.
In questi anni infatti l'attività di Sportsman Club si diversifica: si consolidano i settori di studio e formazione, inizia l'attività editoriale (libri e riviste), nascono strutture istituzionali di supporto e di scambio culturale con il resto del mondo. I club diventano sei, con l'apertura di due grandi nuove strutture e la trasformazione a soli uffici della struttura più piccola.
Sportsman Club rappresenta anche, dal 1988, la punta nazionale più avanzata di transizione dall'esercizio tradizionale di palestra al fitness.
2000 - OGGI
Sportsman Club costituisce oggi un riferimento essenziale per il wellness, la nuova concezione di movimento orientata al benessere psicofisico. Ha recentemente raggruppato tutta la propria attività e le proprie competenze in una sola struttura, grande, centralissima e in posizione assolutamente unica nella città, accanto ai Giardini Pubblici Montanelli e a contatto con la stazione Palestro della MM linea rossa. Un club allestito e attrezzato all'insegna delle tecnologie più avanzate, delle competenze e dell'autorevolezza derivanti da quasi quarant'anni di storia. Un club che raccoglie la sfida di emanciparsi completamente dall'insidioso mondo dello sport dilettantistico nazionale, fintamente assistito e agevolato, capace quindi di offrire liberamente e a un prezzo competitivo buona parte dei servizi di alta qualità presenti sul mercato.
VIP allo Sportsman Club
Nel corso degli anni molti personaggi eminenti della vita milanese si sono allenati con grande soddisfazione da noi. Solo per citarne alcuni: Cristina Parodi, Ezio Greggio, Anna Oxa, Giorgio Faletti, Vittorio Missoni, Franco Moschino, i Dik Dik, Teo Teocoli, Umberto Smaila, Mario Lavezzi, Fausto Puglisi. Il grande Rocky Mattioli è nostro apprezzato collaboratore ormai da oltre un decennio.